Chiacchiere Calabresi

Caffè Italia

Prezzo di listino €11,00

Imposte incluse.

Le chiacchiere sono dolci fritti tipici del periodo di Carnevale, sottili e friabili sfoglie a base di farina e uova, profumate con vari aromi e ricoperte con zucchero a velo.

Questi dolci uniscono tutta l’Italia: in Piemonte si chiamano bugie, nel Veneto galani, in Toscana cenci, in Emilia Romagna sfrappole, in Abruzzo cioffe, nelle Marche arancine, perché contengono scorza d’arancia, in Campania chiacchiere, in Puglia bugie, in Calabria chiacchiere ma anche crustuli. Per finire le isole: in Sicilia semplicemente chiacchiere mentre in Sardegna sono chiamate is meraviglias.

Ma perché le chiacchiere si chiamano così? Forse perché con pochi ingredienti si riesce a farne molte, come appunto le parole delle comuni conversazioni e relazioni sociali, mentre gli altri nomi (cenci, sfrappole, crustuli) sono dovuti alla loro forma, in ogni caso i nomi richiamano l’abbondanza e l’allegria.

Sicuramente le chiacchiere però fanno parte della tradizione gastronomica italiana più antica, in quanto risalgono senz’altro ai frictilia dell’antica Roma, fritture comunitarie con le quali si festeggiavano i Saturnali.

Tradizione poi trasferita, con l’avvento del Cristianesimo, al periodo di Carnevale, il tempo del Caos e della destabilizzazione che termina con la Quaresima, quaranta giorni per andare verso la Rinascita e la Pasqua.

Per quanto riguarda la preparazione, vi diamo qui una ricetta base ma ricordatevi che ce ne sono a centinaia con alcune differenze a seconda del luogo di produzione: liquori o grappa al posto del vino, scorza d’arancia invece che limone, strutto oppure olio al posto del burro o addirittura prevedono il ripieno di marmellate o crema.
Perciò anche voi, nell’esecuzione di questa ricetta, sbizzaritevi come meglio credete.

INGREDIENTI
300 grammi di farina
2 uova
50 grammi di zucchero
3 cucchiai di vino bianco
una noce di burro
buccia di limone grattugiata
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero a velo